N. 682 - gennaio 2004
Lavoro e mobilità minorile
Monografia a cura di Matteo Ermacora
Il richiamo dei soldati nelle trincee durante il primo conflitto mondiale determinò un importante cambiamento nell’assetto della famiglia italiana: la manodopera dei minori, oltreché delle donne, nei settori produttivi industriali ha il riflesso dei mutamenti sociali ed economici in atto nel periodo bellico: la nuova "economia di guerra" è incentrata nell’impiego di ragazzi nelle fabbriche, nei cantieri e nelle campagne.
Capitolo 1. Ragazzi, guerra, lavoro e migrazioni. Un quadro generale.
La «Grande guerra» di ragazzi e bambini
Le migrazioni interne durante il conflitto
I ragazzi nelle squadre degli operai militarizzati
I ragazzi al fronte. Dinamica e modalità di una migrazione di guerra
Ragazzi e famiglie. Tra necessità e desiderio di indipendenza
Norme di reclutamento, irregolarità e sotterfugi
Capitolo 2. Lavorare al fronte.
La presenza dei ragazzi nei cantieri militari
Salari, orari, condizioni
Lavorare al fronte. Un’esperienza sofferta
Spettatori e vittime. I ragazzi di fronte alla violenza della guerra
Infortuni e morbilità nei cantieri
Negli ingranaggi della macchina militare
Resistenza, fughe e rimpatri
Brevi fiammate di protesta. Lotte operaie e scioperi al fronte
«L’aria di libertà» del fronte
La mobilità giovanile veneta e friulana all’interno della «zona di guerra»
Donne, bambini e ragazze sul fronte montano. Da «portatrici» a operaie
Bambini e ragazzi nelle retrovie
I ragazzi perduti. L’Opera Bonomelli e le «Case dell’Operaio»
Capitolo 3. 1917-1918. La ritirata di Caporetto e le due sponde del Piave.
La rotta e il lavoro dietro le linee del Piave
Al lavoro per il «nemico». Ragazzi e ragazze nell’anno dell’invasione
Epilogo e conclusioni
Il Calendario del Popolo | Viale Manzoni, 39 - 00185 Roma | Tel. 06/58334070 - 06/58179056 | Fax: 06/233236789 | Mail: info@calendariodelpopolo.it | P.I. 06449211009